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A cura di Fra Luciano Genga Assistente Locale

Il Signore E' Risorto.


Dal Vangelo di Giovanni 20,1-9

Il Signore È Risorto! È Veramente Risorto! Alleluia. Questo antico saluto dei cristiani sia l’augurio più bello e profondo per ognuno di noi in questa santa Pasqua e le parole del vangelo di questa domenica illumini la nostra vita come quel giorno hanno illuminato Maria di Magdala, Pietro e Giovanni. Il vangelo mette in risalto tre atteggiamenti che portano a riconoscere il Cristo Risorto: Correre, vedere e credere. Tutti e tre i personaggi corrono; Maria corre verso i discepoli dopo aver visto la pietra rotolata dal sepolcro. Pietro e Giovanni corrono verso il sepolcro per constatare quello che aveva detto la donna. Questo sta a significare che anche noi siamo chiamati a correre cioè a spiccare il volo verso l’evento della nostra salvezza. Dobbiamo sempre di più fare un cammino di fede serio e profondo per comprendere tutto quell’immenso Amore che Dio ha donato a ciascuno. Questo cammino “correre” deve portarci a “vedere” nella nostra quotidianità la presenza del Signore vivo, soprattutto nelle realtà più semplici e umili. A volte rischiamo di cercare il Signore solo negli eventi straordinari ma Lui si fa vivo e presente in ogni istante della nostra vita. Vedendo la Sua presenza allora sarà possibile “credere” e avere fiducia e speranza che con Dio tutto è possibile, anche risorgere da morte e noi, tutti i giorni, abbiamo bisogno di risorgere soprattutto dalle nostre fatiche e fragilità. Questa è la nostra Pasqua, il passaggio dalla morte alla vita e questo è l’augurio che ci facciamo di viverlo sempre tutti i giorni del nostro cammino terreno.


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