Dal Vangelo di Luca 1,26-38
L’Annunciazione a Maria
Maria di Nazareth - secondo quanto evinciamo dal vangelo di oggi – è sorpresa dalla presenza dell’angelo Gabriele ed è turbata dalle sue parole. Tutto il popolo di Israele attendeva la manifestazione di Dio nel tempio di Gerusalemme invece rimaniamo tutti sorpresi perché il compimento delle promesse di Dio si compie in una borgata sconosciuta della Galilea delle genti, Nazareth, in una casetta dove viveva una sconosciuta di nome Maria, appena dodicenne, promessa sposa di Giuseppe. Dio per adempiere le sue promesse usa un linguaggio nuovo e parole nuove. Infatti, Maria non è turbata dalla presenza dell’Angelo ma dalle sue parole, parole nuove mai scrutate nella Scrittura. Gabriele, dopo il saluto la definisce piena di grazia, che letteralmente significa trasformata dalla grazia. Queste sono le parole che turbano Maria dopo il saluto rivolto dall’Angelo ad una donna, cosa inusuale nel contesto biblico perché le annunciazioni sono tutte rivolte a uomini.
Per capire meglio quanto affermiamo possiamo riflettere un attimo sull’annunciazione a Zaccaria. L’autore scrive che il padre di San Giovanni Battista rimane turbato e intimorito alla vista di Gabriele. Turbato e intimorito alla vista dell’Angelo, tipica paura alla presenza di un essere celeste. Zaccaria è impaurito alla presenza di Gabriele, Maria è turbata dalla Parola non dalla presenza. Maria capisce che un simile saluto ha bisogno di spiegazioni e Dio intesse con lei il dialogo che avrebbe cambiato le sorti dell’umanità intera. La Piena di grazia, vuole capire il perché di quel saluto, non capisce il perché lei sta per essere colmata dalla benevolenza di Dio che la trasforma. Chiede spiegazioni senza paura, prende iniziativa,vuole informarsi direttamente alla fonte. È in quel momento per una frazione di secondo tutto l’universo attende una risposta da una piccola fanciulla appena dodicenne. L’iniziativa di Dio è in attesa perché Maria intraprende un dialogo con Dio, inizia una relazione e man mano che la Parola si spiega forma e informa la Vergine di Nazareth. L’angelo le spiega che sarà la potenza dell’Altissimo che come ombra scenderà su di lei perché nulla è impossibile a Dio.
Dopo queste parole lei stessa si autodefinisce con un titolo Serva del Signore collocandosi in un modo sui generis tra i grandi chiamati dell’Antico Testamento. Maria accetta! Dà conferma del suo SI chiedendo alla Parola di crescere in lei per valicare i monti che dovrà attraversare per incontrare il volere di Dio, e donare suo Figlio al mondo. Maria con il suo Fiatdona alla luce il Figlio di Dio. Colui che era la Luce ora dimora nella carne illuminata dalla grazia, per illuminare coloro che vivono nelle tenebre. Maria infatti dopo l’annunciazione corre senza indugio dalla sua parente Elisabetta, che si era nascosta per la vergogna, gli dona suo figlio Gesù, non lo tiene per se perché lei ora è la Madre di ogni vivente e attende da noi un coro di Si, un coro che canti insieme a lei il Magnificat perché grandi cose ha fatto il Signore per noi, ci ha donato il Salvatore. Buon Natale.