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  • A cura di Fr. Francesco Pasero ofm

Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele


Dal Vangelo di Giovanni  1, 47-51

Parlare di Angeli significa parlare di Dio, del suo modo di agire nella storia e di prendersi cura della vita degli uomini; così la fede può aprirsi ad accogliere ciò che va più in là del nostro semplice vedere e toccare. Tra questi amici di Dio tre Angeli rivestono un ruolo fondamentale: Michele, Raffaele e Gabriele sono annunciatori qualificati, validi combattenti e discreti compagni di strada. 

Così come ricorda Gesù nel suo dialogo con Natanaèle questi spiriti celesti sono al servizio del Figlio dell'uomo, cioè di Gesù di Nazareth; essi ci ricordano che è possibile e reale la comunicazione di Dio con l’uomo e degli uomini con Dio.

È nella concretezza delle nostre giornate che siamo chiamati a sperimentare questa presenza di Dio che non si limita ad essere spettatore, ma con la sua azione ci difende dal male, ci accompagna e guarisce, ci annuncia buone notizie di vita e di salvezza.

Grande è la devozione verso gli Angeli di Francesco d’Assisi, in modo particolare collegata alla chiesetta della Porziuncola, luogo «colmo di una grazia più copiosa» in cui gli spiriti celesti «irradiano la loro luce» e fanno «risuonare degli inni» durante le notti (Spec 84: FF 1781).

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