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  • A cura della GiFra di Cava de’ Tirreni

La mafia uccide, il silenzio anche...


In occasione di maggio, mese dedicato alla lotta e al ricordo delle vittime della mafia, noi giovani della Gifra di Cava abbiamo organizzato e svolto numerose iniziative.

In primo luogo, abbiamo invitato l’imprenditore antiraket Luigi Leonardi, che ci ha raccontato della sua esperienza contro la Camorra. Quest’uomo ha trovato il coraggio di denunciare e di non subire in silenzio i soprusi della malavita organizzata contribuendo all’arresto di 176 criminali. In questa lotta però, si è dovuto scontrare con tanti abbandoni: quello della sua famiglia e quello delle istituzioni; queste ultime danno risposte solo parziali alla sete di giustizia della nostra terra. Nonostante tutto Luigi cerca di vivere una vita normale, pur essendo sotto scorta, sempre impegnato con la sua attività imprenditoriale. Una storia molto toccante, che ci pone di fronte a certi episodi che capitano proprio a pochi passi da noi e che sembrano sceneggiati di un film, ma purtroppo sono realtà e “pane quotidiano” per alcune località del capoluogo campano, come per altri paesi italiani. Luigi con la sua testimonianza ci ha insegnato che vale sempre la pena schierarsi dalla parte della collettività e della difesa del bene comune, solo con il NOI e non con l’IO si può lottare e vincere contro questo mostro.

Abbiamo cercato di ricordare alcune vittime della mafia con dei post sulla nostra pagina Facebook, raccontando le storie di Mario Francese, Peppino Impastato, Emanuela Loi, agente nella scorta di Borsellino e Angelo Gullo che "rubò" nella villa di Totò Rina. Abbiamo inoltre lanciato un hashtag "La Mafia Uccide Il Silenzio Anche" riprendendo la frase di Peppino Impastato, che è anche lo slogan del nostro “Maggio Contro le Mafie”.

A conclusione c'è stata la visione del film 'Alla Luce Del Sole', riguardante la storia di padre Pino Puglisi nato a Brancaccio, un quartiere malfamato di Palermo. Ordinato sacerdote, Puglisi raccoglie vari ragazzi del quartiere, regala loro una cultura allontanandoli dalla strada e dalla malavita.

L’istruzione, la cultura, il lavoro restano gli unici farmaci per la cura di questo cancro che distrugge giorno dopo giorno il nostro territorio, i nostri giovani, le nostre famiglie. Ispirandoci anche alle parole di Giovanni Falcone “Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola”, auguriamo a tutti di vivere a testa alta, fieri del bene che facciamo e possiamo fare nel mondo.


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