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  • A cura della commissione EPM

Intervista a: "La locanda dei girasoli"


La locanda dei girasoli, giunta ormai al suo diciottesimo compleanno, è un ristorante-pizzeria nato dall’idea dei genitori di 3 ragazzi con sindrome di Down e divenuto successivamente una cooperativa, chiamata “I Girasoli”: i ragazzi e i loro genitori infatti sono socii della cooperativa.

Il progetto è quello di formare i ragazzi nobilitando e dando dignità alla persona attraverso un percorso individuale, di formazione e di inserimento lavorativo, tanto che alcuni dei ragazzi che lavoravano inizialmente nella locanda ora lavorano in altri ristoranti. Paolo, uno dei responsabili, ci spiega che i ragazzi, che al momento sono in 8 di cui 7 con sindrome di Down e uno con sindrome di autismo, hanno un contratto a tempo indeterminato e si alternano facendo dei turni durante la settimana. Altri 5 ragazzi con sindrome di Down, di Williams e X fragile inizieranno un tirocinio di un anno cosicché poi potranno essere assunti. “Azzerare le differenze è possibile solamente non ponendosi l’obiettivo di eliminare lo “svantaggio”, quanto piuttosto abbattendo le barriere culturali che lo trasformano in emarginazione, solitudine e abbandono, valorizzando le specificità di ciascun individuo.” (La locanda dei Girasoli)

L’obiettivo che si pone la locanda verso i suoi ospiti è quello di farli sentire a casa, di farli star bene con i ragazzi e, ovviamente, di farli mangiare bene. Anche noi ci sentiamo subito accolti da questa splendida famiglia. Simone, Viviana e Federico, tre camerieri con sindrome di Down, ci raccontano le loro storie: Viviana e Federico, che si sono conosciuti nel locale qualche anno fa, dopo due anni di fidanzamento si sposeranno il prossimo marzo. Simone ed Anna sono fidanzati da 10 anni e anche loro si sono conosciuti lì. Ci spiegano che la maggior parte dei ragazzi si occupa del servizio in sala, mentre Emanuele è un aiuto cuoco. Simone è il responsabile di sala della serata, che controlla il suo team e accoglie i clienti accompagnandoli ai tavoli. Ci parlano di Linda e degli altri ragazzi che si occupano della cucina e di Maurizio, il pizzaiolo, facendoci sentire il calore di quella casa, proprio attraverso coloro che la abitano.

Tra le cose che amano fare c’è l’apparecchiare e lo sparecchiare dei tavoli, mirabilmente preparati da loro poco prima che arrivassimo. E amano anche cucinare, soprattutto la pasta cacio e pepe, di cui ci danno anche la ricetta, ma noi vi consigliamo di venirli a trovare per poter assaggiare questa specialità! E ovviamente amano lavorare nella locanda, perché “qui si ride e si fanno anche nuove conoscenze”.

Alla domanda: “Ma chi ve lo fa fare? Non sarebbe meglio stare a casa a riposare?”. Ci rispondono con immensa e dolcissima semplicità che il matrimonio è vicino e che poi “è martedì”. Chiaro no?! Tocca a loro! Ci mostrano poi tutte le foto appese che li raffigurano e di cui sono fieri, comprese quelle con personaggi famosi, che hanno avuto la possibilità di conoscere lavorando alla locanda: tra i tanti Andrew Garfield (conosciuto per il suo ruolo da Peter Parker), Virginia Raggi, Maria Grazia Cucinotta, Alessandra Amoroso e ci raccontano di alcune esperienze come la visita al Campidoglio e quella in aula Nervi con Papa Francesco. Prima di salutarci ci ricordano quanto è importante sorridere nel loro lavoro. “E’ importante perché così siamo tutti amici.” E noi sorridendo, lasciamo i nostri nuovi amici al loro lavoro, promettendo che torneremo a trovarli.


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