“Proteggere” ricorda il dovere di riconoscere e tutelare l’inviolabile dignità di coloro che fuggono da un pericolo reale in cerca di asilo e sicurezza, di impedire il loro sfruttamento. Penso in particolare alle donne e ai bambini che si trovano in situazioni in cui sono più esposti ai rischi e agli abusi che arrivano fino a renderli schiavi. Dio non discrimina: «Il Signore protegge lo straniero, egli sostiene l’orfano e la vedova». (Sal 146, 9)
Dignità: valore intrinseco dell’essere umano, il rispetto per la natura stessa di uomo, che ciascuno deve a se stesso e a chi lo circonda. Ma spesso alcune categorie ritenute da alcuni “diverse” da noi, sono private persino della loro essenza subendo angherie, molestie, abusi. Non è stimabile il numero di immigrati, soprattutto donne e bambini, giunti in cerca di salvezza e futuro e che invece hanno trovato una schiavitù forse peggiore di quella dei loro paesi d’origine,perché la reale entità del fenomeno di per sé sommerso che vede questi nostri fratelli costretti alla prostituzione, allo sfruttamento lavorativo, allo spaccio e all'accattonaggio, miete molte più vittime di quelle che si possono contare alla luce del sole. Di fronte a questa realtà che fa rabbrividire al solo pensiero, non basta la legge per l'accoglienza e la protezione dei minori stranieri non accompagnati recentemente approvata, non bastano i programmi di protezione, ma tu stesso sei chiamato ad aiutare quel fratello che sai essere in difficoltà, a denunciare le storie di cui sei venuto a conoscenza parlando con quel ragazzo seduto tutti i giorni fuori alla chiesa che ti chiede sempre qualche soldo e che forse cerca solo un volto amico, a offrire due chiacchiere e una coperta a quella ragazza un po’ svestita che in noi sta cercando Amore.
Ecco alcune possibili spunti concreti per dipingi le #piazzedipace: - Invita un migrante a pranzo a casa Accoglilo sul modello di http://refugees-welcome.it/ - Organizza un pranzo di fraternità con i migranti - Il film “Quando sei nato non puoi più nasconderti” di Marco Tullio Giordana narra l’incontro di un ragazzo bresciano con la realtà dell’immigrazione: parti da qui per aprire con la tua fraternità un dibattito su questo tema…chi sa che non sia solo il punto di partenza per Proteggere i fratelli in difficoltà del tuo territorio!