Dal Vangelo di Marco 9,2-10
Al battesimo la voce del Padre era risuonata solo per Gesù, qui invece la rivelazione è anche per i tre discepoli. È l’invito decisivo per ciascuno di noi: occorre ascoltare lui, il Figlio, che è il Kýrios, il Signore! Ascoltare lui, non le proprie paure, non i propri desideri, non le proprie immagini e proiezioni su Dio.
“Improvvisamente, guardandosi intorno, non videro più nessuno se non Gesù solo, con loro.”
E subito dopo nessuna luce, nessuna voce, nessuna presenza: solo Gesù con i tre discepoli, Gesù con loro come lo era stato sempre. La conversione alla bellezza è improvvisa. Dobbiamo guardarci intorno e scoprire la bellezza di Dio per giungere anche noi a vedere solo Gesù nella nostra vita. “La bellezza convertirà il mondo”: Abbiamo assoluto bisogno di recuperare il senso del bello nella nostra vita. La bellezza risulta essere una straordinaria forza che ci attira verso Dio, che in sé è armonia, pienezza, verità.
Il Vangelo di oggi ci dice che credere è splendido. Varrebbe la pena di recuperare il senso dello stupore e della bellezza, l'ascolto dell'interiorità che ci porta in alto, sul monte, a fissare lo sguardo su Cristo. Per la prima volta gli apostoli vedono Gesù nella sua bellezza, vanno oltre, scoprono, affascinati, lo splendore di Dio. Se non incontriamo la bellezza di Dio, non riusciremo mai a consegnarci a lui, definitivamente.